mercoledì 17 novembre 2010

Palestrina, Mozart, Perosi? Da museo. Lo dice don Palombella (Magister)





Sandro Magister commenta l'editoriale di don Palombella dimostrando le idiozie di quest'ultimo, qui di seguito il commento di Magister:

"Fresco della nomina a direttore del coro pontificio della Cappella Sistina, don Massimo Palombella si rivela per quello che è con un editoriale sull’ultimo numero della rivistina salesiana da lui diretta, “Armonia di voci“.
Un editoriale che lascia sbalorditi. Nel quale il direttore del coro che dovrebbe fare da esempio per la Chiesa universale non teme di scrivere che la musica liturgica precedente il Concilio Vaticano II era solo un “ornamento” estrinseco alla celebrazione.
Il gregoriano e la grande polifonia puro accessorio? Mentre “pertinenti” e “costitutive” della liturgia sarebbero certe canzonette oggi in uso?
Proprio così. Per don Palombella il repertorio musicale creato per la liturgia precedente al Concilio Vaticano II oggi non ha più alcuna “pertinenza rituale”. Una messa di Palestrina, di Mozart, o di Perosi potrebbe ancora essere riesumata solo “in occasioni speciali e in determinate situazioni storico-culturali”, per amanti dell’antiquariato.
Si immagini lo stupore se simili ragionamenti cadessero sotto l’occhio di papa Joseph Ratzinger, i cui scritti in materia di musica liturgica – recentemente raccolti nel libro “Lodate Dio con arte” edito da Marcianum Press con la prefazione di Riccardo Muti – sono a distanza stellare dal pensiero del nuovo direttore della Sistina."
Fonte

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