venerdì 26 novembre 2010

Cronologia di un disastro. L’impresentabile appendice di “Luce del mondo”



di Sandro Magister
Gemono i torchi della Libreria Editrice Vaticana, per l’urgente ristampa del libro-intervista di Benedetto XVI, andato subito a ruba.
Ma geme anche chi sfoglia la prima edizione del libro. La non brillante traduzione italiana dell’intervista, punteggiata qua e là da errori grossolani, è già stata oggetto di critiche. E nella ristampa si è garantito che gli errori saranno corretti.
Il peggio, però, non è lì. È nell’incredibile pasticcio delle pagine finali: l’appendice con la cronologia di Joseph Ratzinger prima e dopo l’elezione al papato.
Sono 24 pagine sconclusionate, impresentabili. Per averne un’idea, eccone l’ultima riga:
“7 novembre: consacrazione agli altari nella Chiesa de ‘La Sagrada Familia’ a Barcellona”.
Si può sintetizzare peggio di così l’accaduto?
Ma il disastro supremo è alle pagine 259 e 260.
Da semplice sacerdote e professore, come risulta fin lì, Joseph Ratzinger è di colpo fatto entrare nei due conclavi del 1978, dove – si dice in barba alle regole di segretezza – “contribuisce in modo determinante all’elezione di Papa Giovanni Paolo II”.
Quindi: non una parola sulla sua nomina, nel 1977, ad arcivescovo di Monaco e Frisinga, né sulla sua consacrazione episcopale, né sulla sua nomina a cardinale nello stesso anno. Ma si può infilare in una cronologia dell’attuale papa un buco così?
Poi si gira la pagina e cosa si scopre?
Che nel 1983 “viene consacrato vescovo e gli viene assegnata la sede suburbicaria di Velletri-Segni”.
Qui l’abbaglio preso dall’anonimo compilatore è al di là di ogni immaginazione. Scambia per consacrazione all’episcopato di Ratzinger (già vescovo da sei anni!) l’assegnazione del titolo cardinalizio della Chiesa suburbicaria di Velletri-Segni.
Si può ancora infierire su altre perle di quest’orrida cronologia. Ma basta questo per chiedersi: come è possibile che la scrittura di un testo del genere sia stata affidata a un dilettante allo sbaraglio? E come può essere passato indenne un simile disastro al controllo dell’editore vaticano? E che ne sarà nella ristampa del libro?

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