venerdì 26 novembre 2010

Nuova Messa tradizionale in terra di Tettamanzi?

Il Duomo di Monza

Monza, arcidiocesi di Milano, è un enclave di rito romano in terra ambrosiana. Non si pongono dunque problemi di applicazione (più volte contestata, e non senza appigli testuali) del motu proprio Summorum Pontificum al rito ambrosiano; problemi che, come ricorderete, proprio recentemente mandarono in fibrillazione l'arciprete del duomo di Milano, mons. Manganini. Da Il Padano leggiamo questa promettente notizia:


Monza – Finalmente anche a Monza è successo quello che è già successo da tempo ormai in altre sedi di rito romano in tutto il mondo. Infatti oltre 60 fedeli monzesi hanno firmato la richiesta per l’applicazione del Motu Proprio Summorum Pontificum voluto da Papa Benedetto XVI nel 2007, che reintroduce la celebrazione della Santa Messa in latino secondo il Vetus Ordo o Messa di S. Pio V, come celebrazione straordinaria. Le firme sono state presentate all’arciprete del Duomo di Monza mons. Silvano Provasi, che ha attentamente considerato la proposta ed incontrando alcuni promotiri della petizione ha individuato come fase iniziale del percorso la celebrazione di tale Messa presso la chiesa delle Suore Sacramentine.

Mons. Provasi ha confermato così la sua apprezzabile volontà di valorizzare le tradizioni liturgiche più care al popolo cristiano, motivo che lo aveva già condotto a volere la celebrazione della Messa secondo il Novus Ordo in latino accompagnata da canti gregoriani una volta al mese nel Duomo di Monza. L’applicazione del Motu Proprio con la celebrazione dell’antica Messa in latino si inserisce in questo solco di riscoperta e valorizzazione di quanto più prezioso la tradizione cattolica ha prodotto in passato.

Questo Papa da sempre ha un’attenzione particolare per la Liturgia ed ha fortemente voluto questo Motu Proprio per la crescita di tutti i cattolici e non per assecondare i gusti particolari di alcuni. Siamo tutti chiamati quindi a prenderlo in seria considerazione. A Monza vige da sempre il rito romano e quindi non dovrebbero qui valere certe obiezioni presentate dalla Curia Milanese nel 2007 sull’applicazione del Motu Proprio in Diocesi ambrosiana. Le firme sono state presentate anche alla commissione Ecclesia Dei in Vaticano ed al Vicario Episcopale mons. Armando Cattaneo. La raccolta di firme a Monza continua e chiunque volesse saperne di più può contattare l’indirizzo mail lamessadisempre@gmail.com.

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