martedì 14 dicembre 2010

COMPLOTTO CONTRO LA CHIESA



di Maurice Pinay (pseudonimo sotto il quale si riunirono sacerdoti messicani) nel lontano 1962 a.D.


APPELLO IMPORTANTE AL LETTORE


COSPIRAZIONE CONTRO LA CHIESA

Si sta compiendo la più perversa cospirazione contro la Santa Chiesa. I suoi nemici tramano di distruggere le Sue più sacre tradizioni, realizzando riforme così audaci e malevole come quelle di Calvino, Zuinglio ed altri gran­di eresiarchi, tutto con la finzione di modernizzare la Chiesa e metterla al livello dell'epoca, però, col proposito occulto di aprire le porte al comunismo, accelerare la rovina del mondo libero e preparare la futura distruzio­ne del Cristianesimo.
Benché sembri impossibile, essi pretendono di realiz­zare tutto ciò nel Concilio Vaticano Secondo. Abbiamo prove che attestano come questo sia quel che hanno tra­mato in segreto gli alti poteri del comunismo e della forza occulta che li controlla.
Si tratterebbe di cominciare con un sondaggio ini­ziale, a partire dalle riforme che provocano resistenza minore nei difensori della Santa Chiesa, per poi gradual­mente realizzare la Sua trasformazione, fino a che quei resistenti lo permettano.
Sembrerà tuttavia incredibile, a coloro che ignorano quella cospirazione, che tali forze anticristiane contino di avere, dentro le gerarchie della Chiesa, una vera « quinta colonna », di agenti controllati dalla massone­ria, dal comunismo e dal potere occulto che li governa; tali agenti sarebbero tra quei Cardinali, Arcivescovi e Vescovi che formano una specie di ala progressista entro il Concilio e che tenteranno di far adottare le perverse riforme.
Si pretende che quel blocco, che si formerà all'inizio del Sinodo, conti sull'appoggio del Vaticano, controllato a sua volta dalla « quinta colonna » delle forze cospiratrici anticristiane. Ci sembra che ciò sia incredibile e piuttosto il frutto della iattanza dei nemici della Chie­sa, anzi che una realtà obiettiva. Però menzioniamo questo assurdo per mostrare fin dove giungano i nemici della Cattolicità e del mondo libero.
Oltre alle riforme pericolose della dottrina della Chiesa e della sua politica tradizionale, con manifesta contraddizione a quanto fu approvato da Papi e Concili anteriori, si medita di annullare la Bolla di scomunica lanciata da S.S. Pio XII contro i comunisti ed i loro collaboratori, onde stabilire una convivenza pacifica col comunismo che, da una parte faccia perdere prestigio alla Santa Chiesa di fronte a tutti i Cristiani che lottano contro il comunismo materialista ed ateo e, dall'altra parte, infranga il morale di quei lottatori che difendono la Chiesa, faciliti la loro sconfitta, provochi sbanda­mento nelle loro file, assicurando il trionfo mondiale del totalitarismo rosso.
Siccome prevedono che possa organizzarsi una resi­stenza, come è già occorso in simili casi, si apprestano ad infiltrarsi, con la « quinta colonna », pure nella even­tuale ala conservatrice, per seminarvi gradualmente il disorientamento in forma sottile, demoralizzarla e so­prattutto dividerla. Questa « quinta colonna », agente in apparenza a difesa delle tradizioni, agirà in segreto ac­cordo con coloro che dirigono l'ala rivoluzionaria e pro­gressista, per organizzare con loro l'attacco dall'esterno, il sabotaggio all'interno, ed abbattere col tempo la pro­babile resistenza, per subito realizzare le riforme pro­gettate e la distruzione di quelle tradizioni che costitui­scono la migliore difesa della Santa Chiesa di fronte ai suoi nemici.
Si procura che, per nessun motivo, siano invitati come osservatori i protestanti e gli ortodossi che lottano eroicamente contro il comunismo e invece siano invitati quelle Chiese o Consigli di Chiese, che sono sotto il controllo della Massoneria e del Comunismo, nonché del potere  occulto  che  ambedue  dirige.  In  tal  modo, i massoni o comunisti in abito sacerdotale, che usurpano le cariche direttive in quelle Chiese, potranno sottilmen­te collaborare, mascherati in realtà, con la « quinta co­lonna » che le forze anticristiane hanno introdotto nel clero cattolico.
D'altra parte, il Cremlino ha già deciso che negherà i passaporti ai Prelati fermamente anticomunisti e con­sentirà che partano dai suoi Stati satelliti dell'Europa Orientale, solo i suoi agenti indiscussi, oppure coloro che, senza essere tali, si siano piegati nel timore delle rappresaglie rosse. In tal modo, la Chiesa del Silenzio non interverrà al Concilio Vaticano Secondo con colo­ro che meglio potrebbero difenderla ed informare il San­to Sinodo circa la verità di quanto avviene nel mondo comunista.
Questo sembrerà incredibile al lettore, ma siamo si­curi che quanto accadrà al Santo Concilio Ecumenico gli aprirà gli occhi e lo convincerà che stiamo dicendo la verità, perché il nemico medita di giocare al Concilio una carta decisiva, giacché si ritiene sicuro di poter contare su complici fidati nella più alta gerarchia ec­clesiastica.
Un altro dei piani sinistri che si ordiscono è quello di indurre la Chiesa a contraddirsi, facendole con ciò per­dere autorità sui Fedeli, perché subito si proclamerà che una istituzione che si contraddice non può essere divina. Con tale argomento si pensa di rendere deserta la Chiesa, che i Fedeli perdano la loro fiducia nel clero e lo abbandonino; si ha in progetto che la Chiesa di­chiari nero il bianco e bianco il nero, e che quanto nei secoli affermò essere male, adesso affermi che è bene. Fra le manovre che si preparano a tal fine, risalta per importanza il mutamento di attitudine della Santa Chiesa riguardo ai Giudei reprobi, come li definì Sant'Agostino, quelli che crocifissero Cristo ed i suoi suc­cessori, nemici capitali del Cristianesimo.
Si vorrebbe distruggere la dottrina dei Grandi Padri della Chiesa, unanime, quello « unanimis consensus Patrum », che la Chiesa considera quale fonte della Fede, che condannò e dichiarò maligni i giudei infedeli, di­chiarò buona e necessaria la lotta contro di loro, cui parteciparono separatamente, come dimostreremo con citazioni irrefutabili, Sant'Ambrogio, Vescovo di Milano, San Gerolamo, Sant'Agostino Vescovo di Ipona, San Giovanni Crisostomo, Sant'Atanasio, San Gregario di Nazianzo, San Basilio, San Cirillo di Alessandria, San-t'Isidoro di Siviglia, San Bernardo, e perfino Tertulliano ed Origene; questi due ultimi di ortodossia indiscutibile ai loro tempi.
Inoltre, durante diciannove secoli, la Santa Chiesa ha lottato accanitamente contro i Giudei e contro il Giudaismo, definito da Cristo Nostro Signore la Sina­goga di Satana, tìtolo che continuarono ad usare San­t'Agostino e gli altri dirigenti della Santa Chiesa come dimostreremo pure con documenti irrefutabili, cioè le Bolle dei Papi, gli Atti dei Concili Ecumenici e Provinciali, (come l'importante Quarto del Laterano e molti altri), le dottrine di San Tommaso d'Aquino, di Duns Scott e dei più notevoli Dottori della Chiesa nonché con fonti giudaiche di autenticità indiscutibile, come le Enciclopedie Ufficiali del Giudaismo, le opere di illustri Rabbini e dei più famosi storici giudei.
Dunque, i cospiratori giudei, massoni e comunisti pretendono che nel Concilio Vaticano Secondo, utiliz­zando, come essi dicono, la ignoranza della massima parte del clero circa la vera storia della Chiesa, sia menato un colpo di sorpresa, ossia che il Santo Concilio Ecumenico condanni l'antisemitismo ed ogni lotta con­tro ì giudei, cioè contro coloro che come pure dimo­streremo con prove indiscutibili sono ì dirigenti della massoneria e del comunismo internazionale. Si vorrebbe che i Giudei reprobi, considerati perfidi dalla Chiesa durante diciannove secoli, fossero dichiarati buoni e ca­rissimi a Dio, in contraddizione con quello « unanimis consensus Patrum » che stabilì precisamente il contrario e con quanto affermato da Bolle Papali, e Canoni di Concili Ecumenici e Provinciali.
Mentre i Giudei, ed i loro compiici, considerano anti­semitismo ogni lotta contro le malefatte dei Giudei e le loro cospirazioni contro Cristo N.S. e la Cristianità, i Santi Padri hanno dichiarato, come pure dimostre­remo in questo libro, che la prima fonte dell'antisemitismo si riscontra in Cristo medesimo, negli Evangeli e nella Chiesa Cattolica, che durante quasi duemila anni lottarono con perseveranza contro i Giudei che avevano ripudiato il loro Messia.
Quelli che auspicano dunque la condanna dell'anti­semitismo, che talvolta chiamano “razzismo antisemita”, vorrebbero che S.S. il Papa ed il Concilio consacrassero il precedente catastrofico che la Chiesa si smentisce, e che inoltre le attuali gerarchie ecclesiastiche condannassero, senza darsene conto, in forma tacita, Cristo N.S., i Santi Evangeli, i Padri della Chiesa, nonché la maggior parte dei Papi, fra cui Gregorio VII (Ildebrando), Innocenza II, Innocenzo III, San Pio V e Leone XIII, che, come dimo­streremo in questa opera, lottarono accanitamente con­tro i Giudei e la Sinagoga di Satana. Quei tali vorreb­bero così pure mettere sul banco degli accusati molti Concilii della Santa Chiesa, fra cui gli Ecumènici di Nicea II, terzo e quarto del Laterano, i cui Canoni stu­dieremo in questo libro e che tanto si opposero agli ebrei. In una parola, quei sinistri cospiratori vorrebbero che la Santa Chiesa, condannando l'antisemitismo con­dannasse se medesima, con i risultati disastrosi che è agevole comprendere.
Già nel Concilio Vaticano anteriore, quei tali, sia pure in forma velata, tentarono di provocare quel volta­faccia nella dottrina tradizionale della Chiesa, quando, con un colpo di sorpresa e con insistenti pressioni, riu­scirono a far firmare a moltissimi Padri un « postulato a favore dei giudei », nel quale, sfruttando lo zelo apo­stolico dei pietosi Prelati, si parlava inizialmente di un appello alla conversione degli israeliti, (proposta im­peccabile dal punto di vista teologico ortodosso) per poi istillare di soppiatto il veleno con affermazioni che, come dimostreremo nel corso di questo lavoro, sono in aperto contrasto con la dottrina stabilita al riguardo dalla Santa Chiesa, da concreti passi dei Santi Van­geli, dalla dottrina dei Padri, dai Papi, dai Concilii e da una infinità di Santi, giustamente canonizzati.
Però, in quella occasione, quando la Sinagoga di Sa­tana già credeva di avere assicurata l'approvazione del Concilio al pustulato, l'assistenza di Dio alla Santa Chiesa impedì che il Corpo Mistico di Cristo contraddicesse se medesimo e che prosperassero le cospirazioni dei suoi millenari nemici.
Scoppiò d'improvviso la guerra franco-prussiana, Napoleone III fu costretto a ritirare precipitosamente le truppe che difendevano gli Stati Pontifici e gli eserciti di Vittorio Emanuele si apprestarono ad avanzare spa­valdamente su Roma, per cui il Santo Concilio Vatica­no I fu sollecitamente disciolto; i Prelati dovettero af­frettarsi a tornare nelle Diocesi prima che potesse discu­tersi nel Sinodo il famoso postulato in favore dei Giudei. Non fu certo la prima volta che la Divina Provviden­za impedì con mezzi eccezionali un disastro di quel genere. La storia ci dimostra che lo ha fatto in una infinità di casi, utilizzando per lo più, come suoi stru­menti, i Papi e pii Prelati come Sant'Atanasio, San Ci-rillo di Alessandria, San Leandro, il Cardinale Aimerico e perfino umili frati come San Bernardo o San Giovanni da Capistrano, ed in molti casi anche sovrani, come Vittorio Emanuele I od il re di Prussia.
Poiché, a metà dell'anno scorso, avemmo sentore che il nemico partiva all'assalto con una cospirazione che, come abbiamo detto, si prefigge di aprire le porte al comunismo, predisporre la rovina del mondo libero ed assicurare la consegna della Santa Chiesa negli artigli della Sinagoga di Satana, senza perdere tempo ci siamo dati a raccogliere documenti ed a scrivere questa opera che, più di un libro sostenitore di una certa tesi, è una raccolta ordinata di Atti dei Concilii, di Bolle dei Papi ed ogni specie di documenti e fonti, dopo avere scartato tutto ciò che potesse essere di autenticità o veracità dub­bie, selezionando gli scritti di valore probatorio indi­scutibile. In questo libro, non solo si denuncia la cospi­razione che il comunismo e la Sinagoga di Satana hanno tramato con riguardo al Concilio Vaticano II, ma si compie uno studio coscienzioso delle congiure anteriori che in oltre diciannove secoli ne costituirono i prece­denti, perché quanto accadrà nell'attuale Santo Sinodo si tentò ripetutamente nei secoli trascorsi e quindi, per poter capire in tutta la sua gravità quel che sta per succedere, è indispensabile conoscere gli antecedenti ed anche la natura della « quinta colonna » nemica infil­tratasi nel clero e che, con documentazione impeccabile studiamo a lungo nella quarta parte della presente opera.
Tenuto conto che si pretende dalla Santa Sede e dal Concilio Vaticano II che si distruggano certe tradizioni della Chiesa allo scopo di facilitare i trionfi del comuni­smo e della massoneria, nelle due prime parti di questa opera facciamo uno studio minuzioso e basato sulle fonti più serie, su quella che potrebbe chiamarsi la quintessen­za della massoneria e del comunismo ateo, e la natura del potere occulto che li dirige; e siccome la quarta parte di questa opera è la più importante, le prime tre e soprat­tutto la terza rendono veramente comprensibile in tutta la sua gravita la cospirazione che minaccia la Santa Chiesa. E questa cospirazione non si limita a quanto potrà accadere nel Sinodo Universale, ma riguarda an­che il futuro, perché il nemico calcola che se per qualsiasi motivo sorgessero forti reazioni contro le riforme progettate e naufragasse la manovra nel Concilio Vatica­no II, si continuerà in seguito a profittare di qualunque opportunità per tornare all'assalto, per fare sì che la Santa Sede consegni la Chiesa nelle mani del comuni­smo e della Sinagoga di Satana. Quei tali nemici affer­mano con iattanza che essi praticamente governano il Vaticano, per vari canali, fra cui quello rappresentato da un giovane Monsignore che esercita un'influenza de­cisiva.
Però siamo sicuri che, nonostante le insidie del nemi­co, l'assistenza di Dio alla Santa Chiesa farà fallire que­sta volta, come le altre, le sue perfide macchinazioni. Giacché è scritto che « le Forze dell'Inferno non prevar­ranno contro di Lei ».
Purtroppo, la elaborazione di questo libro molto do­cumentato, è durata circa quattordici mesi e manca poco all'inizio del Concilio Vaticano II. Che Dio ci aiuti affinché, vincendo tutti gli ostacoli comprensibili, si pos­sa terminare la stampa almeno prima che il nemico possa cagionare i primi danni. Benché sappiamo che Dio N. S. non permetterà una catastrofe come quella che hanno in programma i nemici, dobbiamo ricordare che, come disse un Santo illustre, pur sapendo che tutto dipende da Dio, dobbiamo agire come se tutto dipen­desse da noi.
Nel secondo tomo di questa opera, si includeranno le parti quinta e sesta, ma la loro pubblicazione si farà in seguito, in attesa delle repliche e delle immancabili calunnie che lancerà il nemico, per confutarle in forma schiacciante.

Roma, 31 agosto 1962.
L'autore

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