martedì 6 marzo 2012

Mons. Williamson prosciolto.




Il sito dinoscopus.org riporta la notizia che la Corte d'Appello di Norimberga ha annullato a mons. Williamson la condanna del tribunale di Ratisbona per la famosa intervista del 2008, che si rivelò una vera e propria bomba mediatica a orologeria scagliata di fatto contro il Papa e contro il superiore della FSSPX mons. Fellay.

C'è ancora il ricorso in appello (e si per l'occidente si può essere liberi di dire ciò che si vuole tranne intaccare il dogma della shoah), per dimostrare dove sarebbe stato perpetrato l'«incitamento all'odio razziale» di cui il vescovo era stato strumentalmente accusato e se davvero le sue opinioni fossero in grado di turbare la pace in Germania (!).

Il caso ci offre aspetti in certo modo grotteschi e anche tragicomici se pensiamo alla severità di mons. Fellay nei confronti di mons. Williamson (oltre alle assurde tesi secondo la quali Ratzinger a fronte di questi fatti doveva rimettere la scomunica a Williamson come se la Shoah fosse un dogma di fede!), il cui reato consiste nell'aver manifestato opinioni, non di negazione, ma non allineate circa l'entità del fenomeno della shoah con le Versioni Ufficiali che cinema, stampa e televisioni ci propongono a credere da decenni.

Il commento più sarcastico letto sulla rete: "vorremmo che qualcuno ci spiegasse perché si può negare l'esistenza di Dio, ma non quella della shoah"...

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.