martedì 1 novembre 2011

Un Comandamento al giorno per aiutare i nostri sacerdoti smemorati...



Dopo aver assistito all'agghiacciante filmato delle Iene ( si veda qui)su una serie di interviste a sacerdoti (sic!) con un'assoluta ignoranza persino nei confronti dei 10 Comandamenti (oltre ad una quantità di scempiaggini ed eresie pazzesche) riproponiamo, con l'ausilio del Catechismo di San Pio X, i Dieci Comandamenti- uno al giorno- ai nostri sacerdoti:

Io sono il Signore Dio tuo
Non avrai altro Dio oltre me

Il Catechismo Maggiore di San Pio X
CATECHISMO MAGGIORE

PARTE TERZA
    DEI COMANDAMENTI DI DIO E DELLA CHIESA

 
CAPO I.  Dei comandamenti di Dio in generale.
342. Di che cosa si tratta nella terza parte della Dottrina cristiana?

Nella terza parte della Dottrina cristiana si tratta dei comandamenti di Dio e della Chiesa.

343. Quanti sono i comandamenti della legge di Dio?
I comandamenti della legge di Dio sono dieci:

Io sono il Signore Iddio tuo:
  1. Non avrai altro Dio avanti di me.
  2. Non nominare il nome di Dio invano.
  3. Ricordati di santificare le feste.
  4. Onora il padre e la madre.
  5. Non ammazzare.
  6. Non fornicare.
  7. Non rubare.
  8. Non dire il falso testimonio.
  9. Non desiderare la donna d'altri.
  10. Non desiderare la roba d'altri.
344. I comandamenti di Dio perché hanno questo nome?

I comandamenti di Dio hanno questo nome perché lo stesso Dio li ha impressi nell'anima di ogni uomo, li ha promulgati sul monte Sinai nell'antica legge scolpiti sopra due tavole di pietra, e Gesù Cristo li ha confermati nella legge nuova.

345. Quali sono i comandamenti della prima tavola?

I comandamenti della prima tavola sono i primi tre, che riguardano direttamente Dio, e i doveri che abbiamo verso di Lui.

346. Quali sono i comandamenti della seconda tavola?

I comandamenti della seconda tavola sono i sette ultimi, che riguardano il prossimo e i doveri che abbiamo verso di esso.

347. Siamo noi obbligati ad osservare i comandamenti?

Si, siamo tutti obbligati ad osservare i comandamenti, perché tutti dobbiamo vivere secondo la volontà di Dio che ci ha creati, e basta trasgredirne gravemente uno solo per meritare l'inferno.

348. Possiamo noi osservare i comandamenti?

Noi possiamo senza dubbio osservare i comandamenti di Dio, perché Iddio non ci comanda alcuna cosa impossibile e dà la grazia di osservarli a chi la domanda come si deve.

349. Che cosa si deve considerare generalmente in ciascun comandamento?

In ciascun comandamento si deve considerare la parte positiva e la parte negativa; cioè quello che ci viene comandato e quello che ci viene proibito.

 
CAPO II.  Dei comandamenti che riguardano Dio.
 
1. - Del primo comandamento.


350. Perché si dice in principio: Io sono il Signore Iddio tuo?

In principio dei comandamenti si dice: Io sono il Signore Iddio tuo, perché conosciamo che Dio, essendo il nostro Creatore e Signore, può comandare quello che vuole, e noi, sue creature, siamo tenuti ad obbedirgli.

351. Che cosa Iddio ci ordina colle parole del primo comandamento: Non avrai altro Dio avanti di me?

Con le parole del primo comandamento: Non avrai altro Dio avanti di me, Iddio ci ordina di riconoscere, di adorare, di amare e servire Lui solo, come nostro supremo Signore.

352. Come si adempie il primo comandamento?

Il primo comandamento si adempie coll'esercizio del culto interno ed esterno.

353. Che cosa è il culto interno?

Il culto interno è l'onore che si rende a Dio con le sole facoltà dello spirito, ossia con la mente e con la volontà.

354. Che cosa è il culto esterno?

Il culto esterno è l'omaggio che si rende a Dio per mezzo di atti esteriori e di oggetti sensibili.

355. Non basta adorar Dio solo col cuore internamente?

No, non basta adorar Dio solo col cuore internamente, ma bisogna adorarlo anche esternamente, collo spirito insieme e col corpo, perché Egli è Creatore e Signore assoluto dell'uno e dell'altro.

356. Può stare il culto esterno, senza l'interno?

No, non può stare in verun modo il culto esterno senza l'interno, perché quello scompagnato da questo rimane privo di vita, di merito e di efficacia, come corpo senz'anima.

357. Che cosa ci proibisce il primo comandamento?

Il primo comandamento ci proibisce l'idolatria, la superstizione, il sacrilegio, l'eresia ed ogni altro peccato contro la religione.

358. Che cosa é l'idolatria?

Si chiama idolatria il dare a qualche creatura, per esempio ad una statua, ad un'imagine, ad un uomo, il culto supremo di adorazione dovuto a Dio solo.

359. Come si trova espressa nella Sacra Scrittura questa proibizione?

Nella Sacra Scrittura si trova espressa questa proibizione con le parole: Tu non ti farai scultura, né rappresentazione alcuna di quel che è lassù nel cielo e quaggiù in terra. E non adorerai tali cose, né ad esse presterai culto.

360. Proibiscono queste parole ogni sorta d'imagini?

No certamente; ma soltanto quelle delle false divinità, fatte a scopo di adorazione, come facevano gl'idolatri. Ciò è tanto vero che Iddio stesso comandò a Mosè di farne alcune, come le due statue di cherubini sull'arca, e il serpente di bronzo nel deserto.

361. Che cosa è la superstizione?

Si chiama superstizione qualunque devozione contraria alla dottrina e all'uso della Chiesa, come anche l'attribuire ad un'azione o ad una cosa qualunque una virtù soprannaturale che non ha.

362. Che cosa è il sacrilegio?

Il sacrilegio è la profanazione di un luogo, di una persona o di una cosa consacrata a Dio e destinata al suo culto.

363. Che cosa è l'eresia?

L'eresia è un errore colpevole dell'intelletto, per cui si nega con pertinacia qualche verità della fede.

364. Quali altre cose proibisce il primo comandamento?

Il primo comandamento ci proibisce altresì qualunque commercio col demonio e l'aggregarsi alle sètte anticristiane.

365. Chi ricorresse al demonio o lo invocasse, commetterebbe grave peccato?

Chi ricorresse al demonio o lo invocasse commetterebbe un peccato enorme, perché il demonio è il più perverso nemico di Dio e dell'uomo.

366. È lecito interrogare le tavole così dette parlanti o scriventi, o consultare in qualunque modo le anime dei trapassati mediante lo spiritismo?

Tutte le pratiche dello spiritismo sono illecite, perché superstiziose, e spesso non immuni da intervento diabolico, e perciò furono dalla Chiesa giustamente proibite.

367. Il primo comandamento proibisce forse di onorare ed invocare gli Angeli e i Santi?

No, non è proibito onorare ed invocare gli Angeli e i Santi; anzi dobbiamo farlo, perché è cosa buona e utile, e dalla Chiesa altamente raccomandata, essendo essi gli amici di Dio e i nostri intercessori presso di Lui.

368. Essendo Gesù Cristo il nostro unico Mediatore presso Dio, perché ricorriamo anche alla mediazione di Maria santissima e dei Santi?

Gesù Cristo è il nostro Mediatore presso Dio, inquantoché, essendo vero Dio e vero Uomo, Egli solo in virtù dei propri meriti ci ha riconciliati con Dio e ce ne ottiene tutte le grazie. La Vergine poi e i Santi in virtù dei meriti di Gesù Cristo e per la carità che li unisce a Dio ed a noi, ci aiutano con la loro intercessione ad ottenere le grazie che domandiamo. E questo è uno dei grandi beni della comunione dei Santi.

369. Possiamo onorare anche le sacre imagini di Gesù Cristo e dei Santi?

Si, perché l'onore che si rende alle sacre imagini di Gesù Cristo e dei Santi si riferisce alle loro stesse persone.

370. E le reliquie dei Santi si possono onorare?

Si, anche le reliquie dei Santi si debbono onorare, perché i loro corpi furono vivi membri di Gesù Cristo, e templi dello Spirito Santo, e debbono risorgere gloriosi all'eterna vita.

371. Che differenza vi è tra il culto che rendiamo a Dio e il culto che rendiamo ai Santi?

Tra il culto che rendiamo a Dio e il culto che rendiamo ai Santi vi è questa differenza, che Iddio lo adoriamo per la sua infinita eccellenza, e i Santi invece non li adoriamo, ma li onoriamo e veneriamo come amici di Dio e nostri intercessori presso di Lui. Il culto che si rende a Dio si chiama latria cioè di adorazione, ed il culto che si rende ai Santi si chiama dulia cioè di venerazione a' servi di Dio; il culto poi particolare, che prestiamo a Maria santissima, si chiama iperdulia, cioè di specialissima venerazione, come a Madre di Dio.


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