sabato 3 settembre 2011

Ecumenismo: conciliari e luterani commemorano i 500 anni della Riforma.

Il vescovo di Essen e il pastore luterano

Un documento comune che rilancia il dialogo tra le chiese, annunciata dal cardinale Koch presidente del Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani

di Alessandro Speciale

Città del Vaticano

Un documento comune sulla fede cristiana che li unisce, al dì la delle divisioni degli ultimi secoli: lo stanno preparando la Chiesa cattolica (conciliare, n.d.r.) e la Federazione luterana mondiale in vista del 500.esimo anniversario delle 95 tesi di Martin Lutero nel 2017.
Ad anticipare l’iniziativa era stato papa Benedetto XVI lo scorso dicembre, durante l’udienza al presidente dei luterani mondiali, il vescovo Munib A. Younan. In questi giorni, il cardinale svizzero Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per l’Unita’ dei Cristiani, ha anticipato alcuni dettagli del documento in una intervista all’agenzia cattolica tedesca Kna.
La dichiarazione comune, preparata dalla Commissione internazionale luterano-cattolica sull’unità, dovrebbe leggere l’evento della Riforma alla luce dei 2000 anni di storia cristiana, di cui 1500 prima della divisione tra cattolici e protestanti. Per il porporato, la divisione della Chiesa non era l’obiettivo dell’azione di Lutero. (!!!!????n.d.r.)
Secondo il cardinale Koch, la commemorazione comune della Riforma potrebbe essere l’occasione di arrivare ad una comune ammissione di colpa da parte delle due parti, sulla scia della richiesta di perdono fatta da papa Giovanni Paolo II nel 2000 per il ruolo cattolico nelle ”divisioni della Chiesa”.
”Senza una consapevolezza comune – ha detto il card. Koch -, senza una purificazione comune della memoria e senza una ammissione di colpa da entrambe le parti, secondo me non ci puo’ essere una sincera commemorazione della Riforma”.
Il porporato ha anche sottolineato che è stato proprio papa Ratzinger, che da tedesco è cresciuto in un Paese la cui popolazione è divisa pressochè equamente tra cattolici e protestanti, a chiedere che il dialogo ecumenico avesse un ruolo più centrale nella sua visita in Germania del prossimo settembre.
Durante l’udienza al vescovo Younan dello scorso 16 dicembre, papa Ratzinger aveva anticipato che il documento per il 500.esimo anniversario delle 95 tesi avrebbe documentato “ciò che i luterani e i cattolici sono capaci di dire insieme a questo punto, guardando alla nostra maggiore vicinanza dopo quasi cinque secoli di separazione”.
Nell’anniversario del 1517, aveva aggiunto, “i cattolici e i luterani sono chiamati a riflettere nuovamente su dove il nostro cammino verso l’unita’ ci ha portato e per invocare la guida di Dio e il suo aiuto per il futuro”. Fonte: Vatican Insider, 26/8/2011

Fonte: Agerecontra


Le amenità ecumeniche sono al livello del delirio totale con tanto di benedizione papale e la cosa più assurda è che non hanno mai fine specialmente quando sono i cattolici a propagarle.
Il cardinale Koch (sic!) dovrebbe spiegarci di quali colpe si è macchiata la Chiesa  se un esaltato eretico e scismatico ha voluto fare di testa sua? Ha forse dimenticato gli anatema sint del Concilio di Trento contro le aberrazioni dei rivoluzionari protestanti? E di quale divisione della Chiesa parlano costoro? Non sanno forse che l'unità della Chiesa non è intaccata dagli scismi e dagli eretici?A questo punto non ci rimane che aspettare le celebrazioni che saranno sicurissimamente organizzate per il 500° della ControRiforma e della apertura/chiusura del Concilio Ecumenico di Trento, dove gli invitati per eccellenza saranno i luterani! (naturalmente tutto ciò non avverrà mai!)

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