sabato 15 ottobre 2011

Il vescovo Williamson a un passo dall'espulsione dalla FSSPX ?

L'espulsione dalla Societá san Pio X del vescovo Williamson - quello che nega l'olocausto [in realtà questo è falso, Williamson non è un negazionista ma un revisionista e non ha mai negato la persecuzione nazista nei confronti degli ebrei] e farnetica di complotti della CIA dietro l'attentato dell'11 settembre [in tutta sincerità data la grande mole di dati scientifici, di testimonianze et ecc.. contro le tesi ufficiali USA direi che non possono essere definite farneticazioni] - sembra ormai imminente. [ci auguriamo soltanto che non siano queste le ragioni per cui il Vescovo Williamson sarà espulso, se un cattolico non può avere opinioni differenti riguardo temi che nulla hanno a che vedere con la fede siamo messi male, dovremmo a questo punto zittirci sul Rinascimento che, finalmente, grazie ai revisionisti abbiamo potuto conoscere e dimostrare la falsa vulgata rivoluzionaria.
Comunque leggendo i brani tradotti dall'amico Giorgio Roversi non sembrano essere le suddette tesi a inficiare la posizione di Mons. Williamson]

Il Mauricepinay Blog riporta integralmente la missiva (qui il link) che il Superiore Generale dei lefebvriani mons. Fellay ha inviato a mons. Williamson lo scorso 23 Settembre, e che avrebbe dovuto rimanere riservata. Ma Williamson ha pensato bene di spedirla ad alcuni amici (come ha lui stesso ammesso), e in men che non si dica é finita su internet. Si é cosí avuta conferma, se mai ce ne fosse bisogno, che la sfiducia e l'insofferenza di Fellay nei confronti di Williamson sono pienamente giustificate.

Traduco e riporto i brani piú significativi.

(..) Le conseguenze del tuo atteggiamento sono dannose nei confronti della SSPX: tu trasudi sfiducia nei confronti della dirigenza della SSPX e del Superiore Generale in particolare. E non puoi fare a meno di trasmettere questo sentimentimento a coloro che ti stanno attorno. Nessuna rivoluzione potrebbe fare un lavoro migliore nel minare l'autoritá, e tu fai questo in nome di un presunto tradimento da parte del Superiore Generale. Questo é estremamente grave.

Specialmente in quanto certi episodi lasciano chiaramente intendere che la tua azione non si limita al piano teorico.

(..) A un sacerdote argentino che celebra il Novus Ordo e che chiede il tuo consiglio, raccomandi che non entri nella SSPX

(..) Nei circoli anglosassoni esiste una rete di infiltrati della SSPX che stanno preparando una scissione. E tu sei proposto come capo di questo movimento, sei amico dei suoi leader e fai il loro gioco.

E tu parli di noi come di doppiogiochisti! Quanto all'unitá della SSPX, chi la pone piú in pericolo sei tu stesso, Eccellenza! Sempre in nome della difesa della Fede. In un momento cosí importante, mentre ha luogo il confronto tra noi e la Santa Sede, il cui esito sará decisivo per il nostro futuro e avrá conseguenze per l'intera Chiesa, ti chiedo ancora una volta di rimanere in silenzio fino a nuovi ordini. Se tu rifiutassi di obbedire a questo ordine, significherebbe, oltre all'impossibilitá di una tua partecipazione all'incontro di Albano, l'inizio del procedimento canonico che conduce all'espulsione dalla SSPX. Aspetto dunque una tua risposta (..).

Sappiamo che Williamson non é stato invitato all'incontro di Albano e continua a violare l'ordine del silenzio. La risposta é dunque nei fatti, ed é logico attendersi l'ufficializzazione a breve del provvedimento di espulsione nei suoi confronti.  

Fonte: Bregwin

Al seguito della pubblicazione della lettera privata di Mons. Fellay a Mons. Williamson sul blog Maurice Pinay il Vescovo Williamson ha scritto al suddetto blog:

"Caro Maurice Pinay,

La prego di pubblicare sul blog stesso su cui ha pubblicato la lettera del 23 settembre del Vescovo Fellay, il seguente messaggio:
La lettera del 23 settembre di mons. Fellay a me indirizzata, come pubblicata sul blog Maurice Pinay, è autentica, ma è stata messa in internet a mia insaputa e senza il mio permesso. Avevo inviato una copia ad amici per chiedere loro consigli o per dire loro perché non ero presente alla riunione di Albano, ma mai avrei voluto che quella copia apparisse in pubblico. Non ho idea di chi l'abbia fatto, né me lo chiedo."

Mons. Richard Williamson, Londra, 14 ottobre 2011

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