sabato 18 giugno 2011

I Vescovi sostengono la costruzione di moschee


Musulmani in preghieraMons. Mariano Crociata, segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), ha dato il suo appoggio alla costruzione di una grande moschea a Milano, progetto sempre sostenuto dal cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano. "Questo è un diritto fondamentale della libertà di religione", ha detto il segretario generale alla stampa italiana il 25 maggio.
"Le moschee non sono solo luoghi di preghiera, ma un punto di incontro sociale e culturale che risponde ai bisogni della comunità islamica". Mons. Crociata ritiene tuttavia importante che le attività nelle moschee non siano in contrasto con la Costituzione e le leggi vigenti in Italia. Questa dichiarazione è stata fatta durante la campagna che precedette le elezioni del 29 e 30 maggio scorso, durante la quale Letizia Moratti, sindaco uscente e ex-ministro dell'Istruzione (2001-2006), aveva deciso contro la costruzione di nuove moschee.
In risposta, Magdi Cristiano Allam, convertito al cattolicesimo tre anni fa, ha denunciato sul quotidiano Il Giornale, 25 maggio, l'alleanza del Cardinale con il candidato socialista alle elezioni comunali, sul progetto di una mosche gigantesca alzando la sua grande cupola e il suo minareto nel cielo di Milano, progetto concepito come il culmine del modello multi-culturale della società. "Come il cardinale Tettamanzi può appogiare, non discretamente, ma pubblicamente, un candidato sindaco che è per l'aborto, l'eutanasia, i matrimoni gay, droghe distribuite dallo Stato ? Si rende conto che il messaggio è quello di un cristianesimo diventato un deserto, senza ancoraggio nelle nostre radici giudaico-cristiane, nella fede nel Cristo risorto, nei valori non negoziabili, nell'identità cristiana, e destinata a soccombere alla determinazione, l’arroganza e la violenza degli islamisti? Il cardinale Tettamanzi e il candidato (socialista) Pisapia sono figli dell’ideologia del relativismo che perseguono il sogno di una città di Milano multiculturale, (...) descritta, ieri ancora dal cardinale Tettamanzi come segue: “Milano è fortemente sollecita per divenire Medio-lanum, vale a dire, Terra di Mezzo, incrocio di popoli che cercano nel Dio vivente, l'unica vera risposta per la loro vita “. Se Milano si presenta come un terreno deserto, non è sorprendente  che sia percepito dai musulmani come una terra da conquistare."
Un mese prima, su Il Giornale, 24 aprile, Magdi Cristiano Allam ricordava che "il cardinale Tettamanzi aveva già sperato di costruire una grande moschea a Milano il 4 settembre 2010, con l'appoggio del vescovo Ambrogio Spreafico, Presidente della Commissione Episcopale della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) perl'Evangelizzazione dei Popoli e la cooperazione tra le chiese".
Magdi Cristiano Allam è un giornalista e deputato italiano. D’origine egiziana e musulmano, si convertì al cattolicesimo e fu battezzato da Benedetto XVI, il 22 marzo 2008. Nato al Cairo nel 1952, studente delle scuole cattoliche italiane in Egitto, Magdi Allam ha continuato i suoi studi in Italia, dove vive dal 1972. Magdi Cristiano Allam, diventato Cristiano, ha spiegato la sua conversione al cattolicesimo in una lettera al direttore del quotidiano Corriere della Sera, pubblicata il 23 marzo 2008. "La scorsa notte, la vigilia di Pasqua, mi sono convertito al cattolicesimo, rinunciando alla mia precedente fede islamica ... ho assunto il nome cristiano più semplice ed esplicito: Cristiano. Da ieri sera dunque mi chiamo Magdi Cristiano Allam. (...) La mia mente si è affrancata dall'oscurantismo di un'ideologia che legittima la menzogna e l'inganno e la morte violenta, che porta all'omicidio e al suicidio, la cieca sottomissione e la tirannia. Ho potuto aderire all'autentica religione della Verità, della Vita e della Libertà. (...) Così ho dovuto prendere atto del fatto che, al di là della situazione caratterizzata dal predominio del fenomeno dell'estremismo e del terrorismo islamico al livello mondiale, la radice del male si trova in un islam che è fisiologicamente violento e storicamente conflittuale. " (Vedi DICI n. 173 del 5 aprile 2008)
Fonti: APIC / imedia / ilgiornale - DICI n ° 236 del 06/11/11 tramite: www.sanpiox.it

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