Mi hai protetto dalla congiura dei malvagi, dalla folla di coloro che operano iniquità. Contempliamo il nostro Capo. Molti martiri, hanno sofferto tali cose; ma nulla è così fulgido quanto il Capo dei martiri. In lui vediamo meglio ciò che essi hanno esperimentato. È protetto dalla folla dei malvagi: lo protegge Dio; il Figlio di Dio, fattosi uomo, protegge lui stesso la carne che si era assunta. Egli, infatti, è Figlio dell'uomo e Figlio di Dio: Figlio di Dio per la forma di Dio, Figlio dell'uomo per la forma di servo (cfr.Fil.2,6-7); per cui egli ha in sé il potere di dare la vita e di riprenderla (cfr.Gv.10,18). Che cosa gli potevano fare i nemici? Uccisero il corpo, non l'anima. Ricordatelo bene. Sarebbe stato poco che il Signore avesse esortato i martiri con la parola, se non li avesse sostenuti con l'esempio.
Sapete quale sia stata la congiura di quei malvagi giudei e quale fosse la folla di coloro che operavano ingiustizia. Quale ingiustizia? Quella di voler uccidere il Signore Gesù Cristo. Vi ho mostrato - diceva - tante opere buone: per quale di queste mi volete uccidere? (Gv.10,32). S'era chinato su tutti i loro infermi, aveva curato tutti i loro malati, aveva annunziato il regno dei cieli, non aveva taciuto le loro colpe, affinché non del medico che li curava ma delle loro proprie colpe fossero dispiacenti. Ma essi, ingrati per tutto quanto egli aveva fatto, come nel delirio d'una febbre altissima, si misero a infuriare contro il medico che era venuto a curarli, e deliberarono di togliergli la vita. Volevano, quasi, esperimentare se egli fosse veramente uomo, e quindi soggetto a morte, o non fosse un qualche cosa di superiore agli uomini per cui la morte non gli fosse possibile. Riconosciamo le loro parole nella Sapienza di Salomone: Condanniamolo ad una morte vergognosa. Mettiamolo alla prova. Secondo le sue parole, egli troverà protezione. Se è veramente Figlio di Dio, Dio lo libererà (cfr. Sap.2,18-20).[Vediamo dunque che cosa è accaduto].
Hanno affilato come una spada le loro lingue. I figli degli uomini, i loro denti sono armi e frecce, e la loro lingua è una spada tagliente (Ps.56,5). Come si dice in un altro salmo, così qui: Hanno affilato come spade le loro lingue. Non dicano i giudei: " Noi non abbiamo ucciso Cristo ". Infatti, se lo consegnarono al giudice Pilato, fu proprio per apparire innocenti della sua morte. Quando Pilato disse loro: Uccidetelo voi, essi risposero: A noi non è permesso di uccidere nessuno (Gv.18,31). Volevano riversare l'iniquità del loro delitto sul giudice umano; ma potevano forse ingannare il giudice divino? Pilato pose certo delle azioni e, per quello che fece fu, sia pure in misura ridotta, responsabile del delitto; ma a paragone di costoro egli fu di gran lunga più innocente. Lo vediamo infatti insistere nei limiti del possibile per liberare Gesù dalle loro mani; e fu per questo che lo presentò loro dopo averlo fatto flagellare. Non lo flagellò per infierire su di lui, ma nel tentativo di soddisfare il loro furore, affinché divenissero più miti e desistessero dal volerlo uccidere vedendolo flagellato (cfr.Gv.19,1-5). Anche questo egli fece. Ma, seguitando gli altri a reclamarne la condanna, egli - come sappiamo - si lavò le mani e disse che non era lui a compiere il delitto e che si considerava innocente della sua morte (cfr.At.3,14-15) E con che cosa lo avete ucciso? Con la spada della lingua: avete infatti affilato le vostre lingue. E quando lo avete colpito, se non quando gridaste: Crocifiggilo, crocifiggilo! (Lc.23,21)
Feria VI in Parasceve
S.AGOSTINO
Enarratio in Psalmos, 63 ad vers.2
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