giovedì 3 febbraio 2011

"Padri nella Fede" senza Fede



A pagina 121 del libro "Luce del Mondo" l'intervistatore fa notare che Benedetto XVI è stato il primo Papa ad invitare un rabbino a parlare al Sinodo dei Vescovi. A pagina 122 aggiunge che ha visitato più sinagoghe di qualsiasi altro Papa (anche di Giovanni Paolo II incredibile, ma vero! Eppure S. Giovanni Crisostomo scrive che "chi entra nella sinagoga entra nella casa del diavolo", omelie contro i Giudei); che il suo primo atto quale Pontefice è stata una lettera alla Comunità ebraica di Roma; che ha riconosciuto l'origine ebraica del Cristianesimo (senza nessuna distinzione tra l'ebraismo dell'Antico Testamento, tutto relativo al Messia Gesù, e quello talmudico post-biblico e odierno, anti-trinitario e anti-cristiano); che infine Benedetto XVI riconosce che la shoah ha spinto specialmente i cattolici tedeschi a "guardare il popolo di Israele con umiltà, vergogna e amore". E' triste ma dobbiamo pensare che Ratzinger, tedesco, si vergogni di essere cattolico e si umilia amorevolmente dinanzi all'ebraismo post-biblico, nemico di Cristo.
A pagina 123 Peter Seewald osserva che, mentre Giovanni Paolo II aveva parlato degli ebrei solo come "Fratelli maggiori" (omettendo la seconda parte della frase di Papa Woytjla: "nella Fede di Abramo", il quale, però, credeva in Cristo venturo, mentre l'ebraismo odierno lo ripudia ormai venuto) Benedetto XVI li chiama addirittura "Padri nella Fede". Ratzinger risponde che quest'ultima espressione "descrive con maggiore chiarezza il nostro [tra ebrei e cristiani] rapporto".
Ora la Fede cristiana crede nella divinità di Gesù e nella SS. Trinità, mentre quella giudaica le nega entrambi.
Domandiamo perciò: come può essere "Padre" della Fede cristiana chi nega i due dogmi principali del Cristianesimo?
A pagina 177 l'intervistatore ricorda anche che Ratzinger nell'udianza generale del 28 gennaio 2009 definì gli ebrei odierni "destinatari della Prima Alleanza". Ora la Vecchia Alleanza fu stipulata da Dio non con gli ebrei attuali, ma con l'Israele che avrebbe dovuto accogliere il Messia Gesù e che, invece, nella maggioranza lo ha rifiutato ed è stato, perciò, a sua volta da Dio ripudiato, mentre il "piccolo resto" o "reliquia" che lo ha accolto assieme ai Pagani convertitosi a lui sono divenuti i destinatari della Nuova ed Eterna Alleanza, il nuovo Israele, l'Israele di Dio secondo la fede (v. San Paolo). Anche Ratzinger è in rottura totale con la Sacra Scrittura e la Tradizione apostolica.

Tratto da Si si no no Anno XXXVI n. 21 pag. 3

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