"Il dramma del Vaticano II consiste nel fatto che invece di essere gestito dai santi, come fu il Tridentino, è stato monopolizzato dagli intellettuali. Soprattutto è stato monopolizzato da certi teologi, il cui teologare partiva dal preconcetto di aggiornare la fede alle esigenze del mondo, e di emanciparla da una presupposta condizione di inferiorità rispetto alla civiltà moderna. Il luogo della teologia cessava così di essere la comunità cristiana, cioè la Chiesa, e diventava l'interpretazione dei singoli. In questo senso il dopo-Vaticano II ha rappresentato la vittoria del protestantesimo all'interno del cattolicesimo". (Henri de LUBAC)
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