sabato 15 ottobre 2011

Ravasi e il caso Anania e Saffira



"La condanna ha a questo punto uno
sbocco terrificante, sul modello di certi
giudizi divini anticotestamentari: «Anania
cadde a terra e spirò» (5,5). Certo, come
ha fatto notare un esegeta, è un po’
strano che “la buona novella” del vangelo
si attui proprio con un miracolo di
morte, al contrario di quanto aveva fatto
Cristo.
Tra l’altro, la vicenda si ripete anche
per la moglie Saffira che, ignara dell’accaduto,
si presenta tre ore dopo, ribadendo
la stessa versione: essa riceve la
stessa condanna, spirando ai piedi di
Pietro (5,7-10). La scena può persino
avere un suo valore storico, forse basato
sulla morte improvvisa di due coniugi
cristiani, “chiacchierati” per un loro
comportamento egoistico.
Tuttavia, agli occhi di Luca e secondo
lo stile biblico, la vicenda ha soprattutto
un valore simbolico. Chi viola per
smania di possesso e per egoismo il precetto
dell’amore nei confronti del prossimo
è uno “scomunicato”, è come se
fosse morto per la comunità, è fuori dal
cerchio vitale della comunione ecclesiale
e della grazia divina. Un appello severo
che, però, non cancella la costante
certezza che la Bibbia dichiara riguardo
alla conversione-rinascita e al perdono risurrezione."

Qui c'è il testo completo: http://www.sanpaolo.org/bibbia/archivio/bibbia0160.pdf


Dunque per il Ravasi, in piena coerenza con i suoi mentori modernisti, nella Bibbia non esiste nessun intervento soprannaturale di Dio nella storia dell'uomo, così come insegnava Bultmann, suo maestro,  bisogna demitizzare i vangeli, e il Ravasi si impegna a fare ciò, prima nega il dogma della storicità del N.T., nega poi la sua inerranza assoluta, nega la risurezzione di Lazzaro (si legga qui) e adesso nega che Anania e Saffira siano morti per la condanna divina.
Praticamente per lui TUTTO è simbolico e NULLA è reale!
Certo che poi se la prende tanto con chi crede nell'inerranza biblica e nella sua storicità disprezzandoli come "fondamentalisti"!

Daniele Sottosanti

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