Papa Pio XI ripetè nella Mortalium Animos Animos è che la Fede Cattolica è la religione rivelata da Dio:
“Dio, Creatore di tutte le cose, fece in modo che potessimo conoscerLo e servirLo; al nostro servizio, pertanto, ha pieno diritto. Avrebbe potuto invero accontentarsi di prescrivere per il governo dell’umanità la sola legge naturale, cioè la legge che nella creazione aveva scritto nel cuore dell’uomo, e far poi regolare il progresso di quella legge dalla Sua ordinaria Provvidenza. Volle, tuttavia, fare delle leggi positive che noi dovessimo obbedire, e progressivamente, dall’inizio della razza umana fino alla venuta ed alla predicazione di Gesù Cristo, Egli stesso insegnò al genere umano i doveri che una creatura razionale ha verso il suo Creatore.“Evidentemente perciò, nessuna religione può esser vera, salvo quella che riposa sulla rivelazione di Dio, una rivelazione cominciata fin dagli albori, continuata sotto l’Antica Legge, e condotta a compimento da Gesù Cristo stesso sotto la Nuova. Ora, se Dio ha parlato — ed è storicamente certo che infatti ha parlato — allora è chiaramente dovere dell’uomo di credere implicitamente la Sua rivelazione e di obbedire ai Suoi comandi. Affinchè potessimo compiere correttamente entrambi le cose, per la gloria di Dio e la nostra stessa salvezza, il Figlio Unigenito di Dio fondò la Sua Chiesa sulla terra.”
Da
questa verità divina, cioè che Dio ha rivelato al genere umano
l’unica vera religione mediante la quale deve essere adorato, ne segue
il principio cattolico che vieta ai Cattolici di partecipare ad un
falso ecumenismo.
Per continuare con gli insegnamenti di Papa Pio XI:
“A tale scopo si organizzano congressi, incontri e conferenze a cui partecipa ampio concorso di uditori, dove tutti senza distinzione, non credenti di ogni tipo, come anche Cristiani, e perfino coloro che hanno infelicemente rifiutato Cristo e negato la Sua Divina Natura o missione, sono invitati ad unirsi alla discussione. Orbene, tali sforzi non possono ottenere alcun tipo di approvazione fra i Cattolici. Essi presuppongono l’erronea veduta che tutte le religioni siano più o meno buone ed apprezzabili, in quanto tutte danno espressione, sotto varie forme, a quel senso innato che conduce gli uomini a Dio ed al riconoscimento obbediente della Sua legge... favorire questa opinione, pertanto, ed incoraggiare tali intraprese, equivale ad abbandonare la religione rivelata da Dio”Quindi è chiarissimo che la Gerarchia della nuova Chiesa Conciliare cammina contro la dottrina espressa dalla Chiesa Cattolica prima del nefasto Concilio Vaticano II, come è altrettanto chiaro che questi eventi di falso ecumenismo e di falso dialogo con le false religioni vanno contro il Primo Comandamento e offendono direttamente la Maesta' Divina di Dio...
Secondo Papa Pio XI, sostenere il falso ecumenismo ed incoraggiarlo, è equivalente all’apostasia. Il Papa continua quindi la sua spiegazione:
“Commetteremo l’iniquità di sopportare che la verità, la verità rivelata da Dio, sia fatta oggetto di compromesso? Perché invero si tratta di difendere la verità rivelata. Gesù Cristo inviò i Suoi Apostoli in tutto il mondo per annunciare la Fede del Vangelo a ogni nazione, e per salvarle dall’errore. Egli volle che lo Spirito Santo insegnasse loro dapprima tutta la verità. Forse che ciò è stato reso oscuro nella Chiesa della quale Dio stesso è Legislatore e Guardiano? Il nostro Redentore disse chiaramente che il Suo Vangelo era da intendersi non solo per l’età apostolica ma per tutti i tempi. Può, allora, l’oggetto della fede esser diventato nel corso del tempo così tenue ed incerto che oggi si debbano tollerare opinioni contradditorie? Se fosse così, allora dovremmo ammettere che la venuta dello Spirito Santo sugli Apostoli, il perpetuo dimorare del medesimo Spirito nella Chiesa, secondo la precisa predicazione di Gesù Cristo, avrebbero perso secoli fa la loro efficacia e valore. Affermare questo sarebbe una bestemmia.”
Monsignor Lefebvre: "Noi ci troviamo davanti a un dilemma eccessivamente grave, che nella Chiesa, credo non si sia mai posto. Che colui che siede sul Trono di Pietro partecipi a dei culti di falsi dei, penso che questo non sia mai accaduto in tutta la storia della Chiesa".
Mons. Lefebvre: Il dramma dell'ecumenismo
“Il disonore inflitto a Gesù Cristo” (…….)
La visita che Giovanni Paolo II ha fatto domenica 13 aprile 1986
alla Sinagoga di Roma non aveva ancora avuto luogo quando Mons.
Lefebvre, rivolgendosi ai seminaristi ed ai fedeli ad Écône nel santo
giorno di Pasqua, esprimeva quanto quel passo gli sembrasse di una
gravità estrema.
Appoggiandosi
a tutta la Tradizione della Chiesa e citando degli articoli del
Diritto Canonico che hanno condannato espressamente una tale
eventualità, Mons. Lefebvre ha sottolineato il dilemma davanti al
quale si troverebbe non solo egli stesso, ma la totalità dei cattolici.
In che modo il Papa, cui Nostro Signore Gesù Cristo ha promesso il
sostegno nella Fede, può nonostante ciò unirsi alla preghiera di coloro
che respingono la divinità di Nostro Signore?
La posizione tradizionale della Chiesa riguardo al popolo ebreo è sempre stata priva di ogni sorta di razzismo.
Essa si fonda essenzialmente sul rifiuto da parte dei Giudei della
divinità di Nostro Signore e sul fatto che attraverso i tempi, essi non
hanno smesso di perseguitare la sua Chiesa.
Pubblichiamo qui alcuni passi dell’omelia che Sua Ecc. Mons. Lefebvre ha pronunciato ad Écône, il giorno di Pasqua.
“Miei carissimi amici, miei carissimi fratelli,
Noi
sappiamo tutti che attualmente siamo di fronte ad una situazione
della Chiesa sempre più inquietante. Non è da oggi che si pone il
problema, ma dal Concilio, specialmente dall’applicazione delle
riforme conciliari. Assistiamo ad una specie di "escalation" dell’ecumenismo da parte del Papa e dei vescovi. Ciò
non fa mistero e si è visto e risaputo in tutto il mondo e la
televisione e tutti i mezzi di comunicazione sociale testimoniano questo
ecumenismo oggi praticato dalle autorità della Chiesa. Questo ecumenismo pone a ciascuno, ne sono certo, un grave problema di coscienza. Noi, vogliamo ed abbiamo deciso di rimanere cattolici e non credo che abbiamo intenzione di cambiare. Il
cattolicesimo per noi significa conservare la Fede, i Sacramenti, il
Santo Sacrificio della Messa, il catechismo, tutto ciò che la Chiesa
ha insegnato e lasciato come eredità preziosa per diciannove secoli a
generazioni e generazioni di cattolici. Noi stessi nell’infanzia,
nella nostra gioventù, nella nostra adolescenza e nella maturità
abbiamo ricevuto questa preziosa eredità che ci è cara come la luce
degli occhi. Questa Fede e tutti i mezzi per conservarla che ci sono
stati lasciati per mantenere in noi la grazia sono necessari e
assolutamente indispensabili per salvare le nostre anime ed andare in
Paradiso. Non è per un’altra ragione che vogliamo restare cattolici: è per salvare le nostre anime. Giovedì
ho detto che abbiamo l’impressione di allontanarci sempre più da
quelli che praticano questo ecumenismo insensato e contrario alla Fede
cattolica. Ma dovrei dire piuttosto che restando cattolici e decidendo
di restarlo fino alla fine dei nostri giorni, sono loro che noi
vediamo allontanarsi da noi perché vogliamo restare cattolici. Si allontanano sempre più dal primo precetto di un battezzato che è di professare la sua Fede cattolica. Non è per niente che i nostri padrino e madrina hanno pronunciato il Credo il giorno del nostro battesimo e che poi, quando abbiamo ricevuto la Cresima, noi stessi abbiamo ripetuto quel Credo che ci lega definitivamente alla Fede cattolica.
Ora,
dei fatti sconvolgenti si sono accumulati soprattutto a partire dai
viaggi del Papa in Marocco, nel Togo, nelle Indie e i comunicati che la
Santa Sede ha pubblicato ufficialmente questi ultimi giorni affermano
che il Papa ha intenzione di recarsi dagli Ebrei, per pregare con
loro, che il Papa si recherà a Taizé per pregare con i protestanti e
che vuole fare, e lo ha detto egli stesso pubblicamente a San Paolo
fuori le Mura, una cerimonia che riunisca tutte le religioni del mondo
per pregare con loro ad Assisi, per la pace, in occasione della
Giornata della pace, che si svolgerà il 24 ottobre, nel contesto
dell’Anno della pace proclamato dall’O.N.U.
Lo avete letto nei giornali e quelli che hanno la televisione lo hanno potuto vedere e sentire essi stessi.
Che ne pensiamo? Qual è la reazione della nostra Fede cattolica? E’
questo che conta. Non è il nostro sentimento personale, una specie
d’impressione di constatazione qualunque. Si tratta di sapere cosa ne
pensa la Chiesa cattolica, secondo ciò che ci è stato insegnato, quali
sono le reazioni della nostra fede davanti a tali fatti? Per questo vi
citerò alcune brevissime frasi che ho raccolto nel trattato di Diritto Canonico
del canonico Naz. Il Diritto Canonico emanato su ordine del santo
Papa Pio X e pubblicato da Benedetto XV, è l’espressione della legge
della Chiesa e che le è stata propria per diciannove secoli.
Partecipazione ad un culto non cattolico
Che dicono questi testi a proposito di quella che è detta communicatio in sacris, cioè la partecipazione ad un culto non cattolico o presso i non cattolici?
Credo
che sia proprio il nostro caso quando il Papa e dei vescovi si
dedicano alla partecipazione a culti non cattolici. Cosa dice la Chiesa
della communicatio in sacris? Essa è vietata con i non cattolici dal Diritto Canonico 1258, § 1, che dice: “Ai
fedeli è assolutamente proibito assistere o prendere parte
attivamente ai culti degli acattolici (cioè dei non-cattolici) in
qualsiasi maniera.” Ed ecco come lo spiega questo commento ufficiale della dottrina della Chiesa che io ho solo copiato:
“La
partecipazione è attiva e formale quando un cattolico partecipa ad un
culto eterodosso, cioè non cattolico, con l’intenzione di onorare Dio
con quel mezzo, alla maniera dei non-cattolici”. Ripeto: “La
partecipazione è attiva e formale quando un cattolico partecipa ad un
culto non-cattolico con l’intenzione di onorare Dio con quel mezzo alla
maniera dei non-cattolici”. E’ esattamente ciò davanti al quale ci
troviamo. Penso realmente che i vescovi ed il Papa abbiano intenzione di
onorare Dio con il culto non-cattolico cui partecipano. Io credo di
non sbagliarmi.
“Una tale partecipazione è proibita sotto qualsiasi forma quovis modo –perché
implica professione di una falsa religione e di conseguenza
rinnegamento della Fede cattolica”. E la Santa Sede nel 1889 decretava: “E’
proibito pregare, cantare, suonare l’organo in un tempio eretico o
scismatico, associandosi ai fedeli che vi celebrano il loro culto, anche
se i termini e le preghiere sono ortodossi”.
Non sono io ad averlo scritto. E’ a grosse lettere nel trattato di Diritto Canonico
del canonico Naz che fa testo e che è sempre stato considerato nella
Chiesa come un commento del tutto ufficiale e valido. Quelli che
partecipano così attivamente e formalmente al culto dei non cattolici
sono presunti aderire alle credenze di questi ultimi. Perciò il Canone 2316 li dichiara “sospetti di eresia” e se perseverano essi sono “considerati come eretici”. Io non faccio che citare quel testo.
Perché
questa legislazione della Chiesa? Per aiutarci a praticare il primo
comandamento che è di professare la nostra Fede cattolica. Se la professiamo, ci risulta impossibile, inconcepibile professare un’altra fede e partecipare ad un altro culto. Pregando
in un altro culto noi professiamo di onorare il dio invocato da quel
culto, quello di una falsa religione. Un dio che è una costruzione
della mente o un idolo qualunque, ma che non è il vero Dio.
Come
volete che i Giudei preghino il vero Dio? Essi sono formalmente,
essenzialmente contro Nostro Signore Gesù Cristo, precisamente dal
giorno della Risurrezione di Nostro Signore e perfino da prima dato che
l’hanno crocifisso. Ma in modo quasi ufficiale dopo la Resurrezione:
si sono messi immediatamente a perseguitare i discepoli di Nostro
Signore Gesù Cristo e questo per secoli. Come possiamo pregare il vero
Dio con i Giudei? Chi è Nostro Signore Gesù Cristo? E’ il Verbo di
Dio, è Dio. Noi non abbiamo che un solo Dio: Dio Padre, Figlio e Spirito Santo ed un solo Signore, Nostro Signore Gesù Cristo.
Sono gli Evangelisti a ripetercelo a sazietà. Chiunque si oppone a Nostro Signore Gesù Cristo non ha il Padre,
come dice esplicitamente san Giovanni nelle sue lettere: “Chi non ha
il Figlio, non ha il Padre. Colui che non onora il Figlio, non onora
il Padre”. (I Giov. 2, 23). E’ normale, non c’è che un solo Dio in tre
Persone. Se una delle Persone è disonorata, rifiutata, non si
possono onorare le altre persone. E’ impossibile. Significa distruggere
la Santissima Trinità. Di conseguenza, disonorando Nostro Signore
Gesù Cristo, i Giudei disonorano la Santissima Trinità. Come
potrebbero pregare Nostro Signore, il vero Dio? Ora, in Cielo non c’è
un altro Dio che conosciamo, che ci sia stato insegnato dalla nostra
Fede cattolica.
Ecco la situazione di fronte alla quale ci troviamo. Io non la invento. Non sono io a volerla, al contrario. Vorrei morire, vorrei dare la mia vita perché non esistesse.
Noi ci troviamo davanti a un dilemma eccessivamente grave, che nella Chiesa, credo non si sia mai posto. Che
colui che siede sul Trono di Pietro partecipi a dei culti di falsi
dei, penso che questo non sia mai accaduto in tutta la storia della
Chiesa.
Che conclusione dovremmo forse trarre tra qualche mese davanti a questi ripetuti atti di partecipazione a dei falsi culti? Non lo so. Io
me lo chiedo. Ma è impossibile che siamo costretti a credere che
questo papa non sia papa. Non voglio ancora dirlo in modo solenne e
formale, ma a prima vista sembra proprio impossibile che un papa sia
eretico pubblicamente e formalmente.
Nostro
Signore gli ha promesso di essere con lui, di mantenerlo nella Fede e
senza che possa errare nella Fede, ma egli può al tempo stesso essere
eretico pubblicamente e quasi apostatare? Ecco un problema che non
concerne solo me, ma tutti voi.
Perché
ci hanno perseguitato, perché ora ci trattano come delle persone che
sono quasi fuori dalla Chiesa? E’ perché siamo rimasti cattolici e
vogliamo restarlo. Noi constatiamo, rimanendo cattolici, che quelle
persone si allontanano sempre di più dalla dottrina cattolica e
dunque da noi. Che ci volete fare? E’ esattamente come i Giudei che si
sono allontanati da Nostro Signore Gesù Cristo sempre più fino a
diventarne nemici giurati. I Giudei avrebbero dovuto tutti riunirsi
intorno a Nostro Signore. Avrebbero dovuto tutti seguire la
Santissima Vergine Maria e gli Apostoli eccezion fatta per Giuda, certo, ma tutti i discepoli di Nostro Signore sono dei Giudei che si sono convertiti a Nostro Signore e che l’hanno seguito. La
nostra religione cristiana è cominciata con dei Giudei convertiti.
Perché ne esiste un certo numero che ha rifiutato di convertirsi
nonostante tutta l’evidenza dei miracoli di Nostro Signore, l’evidenza
della sua Resurrezione? I soldati che erano presenti, spaventati dopo
l’apparizione dell’angelo ed il terremoto verificatosi, sono corsi dai
principi dei sacerdoti per dire quello che era successo. Cioè che
Nostro Signore non era più nella sua tomba, che era risuscitato e che
avevano sentito un terremoto spaventoso. Sono andati ad esternare la
loro constatazione ed a rendere la loro testimonianza.
Che
cosa hanno fatto i principi dei sacerdoti? Invece di dire: facciamo
ammenda onorevole, ci siamo sbagliati, noi adoriamo Nostro Signore Gesù
Cristo; se è davvero risorto, come possiamo non adorarlo, non
seguirlo?
No. Cosa hanno detto
ai soldati? “Eccovi una bella somma di denaro e andate a ripetere in
tutta Gerusalemme che mentre dormivate gli Apostoli sono venuti a
prendere il corpo di Nostro Signore”. Allora, come scrive bene
sant’Agostino, penso sorridendo: “Come hanno potuto affermare che
avevano visto gli Apostoli portare via il corpo di Nostro Signore se
dormivano? Essi non hanno potuto vedere. E’ il demonio che li ha
ispirati ed essi sono restati sotto la sua influenza”.
Che
fare? Di fronte a questa situazione della Chiesa noi dobbiamo mattina
e sera, giorno e notte pregare la Santissima Vergine Maria di
soccorrere la sua Chiesa. Perché è uno scandalo notevole e nel
vero senso del termine, scandalo vuol dire spingere al peccato come lo
scandalo dell’ecumenismo e la partecipazione ai culti delle false
religioni. I cattolici perdono la Fede. Non hanno più la Fede nella
Chiesa cattolica. Non credono più che ci sia una sola vera religione,
che ci sia un solo e vero Dio, la Santissima Trinità. La Fede
scompare quando l’esempio e lo scandalo vengono da così in alto, da
colui che siede sul Trono di Pietro e da quasi tutti i vescovi.
Allora, poveri cristiani abbandonati a se stessi,
che non hanno sufficiente formazione cristiana per conservare la loro
Fede cattolica nonostante tutto, o che non hanno vicino a loro dei
sacerdoti che li aiutino a conservare questa Fede! Sono smarriti. O
perdono la Fede, non praticano più, non pregano più, o si uniscono a
delle sette qualunque. Allora dobbiamo pregare molto, riflettere, domandare al Buon Dio di conservarci la Fede cattolica qualunque cosa accada. Gli
eventi non dipendono da noi. E’ come un film del cinema proiettato
davanti ai nostri occhi. Dal Concilio vediamo la situazione deteriorarsi
di anno in anno. Il Sinodo ha toccato ancora, direi, il culmine
ancora più grave degli altri affermando: Noi continuiamo. Continuiamo,
nonostante tutte le conseguenze disastrose, il Sinodo ha voluto
vedere nel Concilio un’opera dello Spirito Santo, una Pentecoste
straordinaria: bisogna continuare, continuare nello spirito del
Concilio, senza restrizioni, senza ammonizioni, senza ritorni alla
Tradizione.
E adesso vediamo le
tappe precipitare, sempre più in fretta. Forzatamente, visto che non
ci sono state obiezioni dopo questi venti anni di attuazione dello
spirito del Concilio, ormai tutti quelli che sono d’accordo con
queste trasformazioni nella Chiesa, non hanno motivo di non continuare
e ancora più rapidamente. Si arriva alla distruzione totale della
Chiesa.
Dopo questa solenne denuncia di Monsignor Lefebvre le cose sono cambiate? Sembra proprio di no...
“Ma sappiate questo, che negli ultimi giorni, verranno tempi pericolosi....” (2 Tim. 3:1).
“Perché verrà un tempo in cui non sopporteranno più la sana dottrina; ma per prurito di udire, si ammucchieranno dei maestri secondo le loro passioni, e si distoglieranno dall’ascolto della verità per rivolgersi piuttosto alle favole” (II Tim. 4:3-4).
Fonte: Non possumus
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