Enzo Bianchi: "Si puó essere felici anche senza credere in Dio"
Enzo Bianchi, il famoso Priore della comunitá di Bose, cui é dedicato l'ultimo numero del mensile dei paolini Jesus (e te pareva!), ha pubblicato, per i tipi della laicissima casa editrice Einaudi, un libercolo dal titolo, in perfetto stile conciliese, Per un'etica condivisa. Ecco una perla:
1) Perché vi stupite e piangete miseria se le vostre chiese si svuotano e se il numero di vocazioni sacerdotali é in costante declino da decenni? In fondo si puó "essere felici anche senza credere in Dio", parola del vostro amico e guru spirituale Enzo Bianchi.
2) Avete mai letto sant'Agostino? "Ci hai fatti per Te Signore, e il nostro cuore è inquieto finché non riposa in Te".
L'essere umano puó vivere credendo in Dio come puó vivere senza questa fede, non vi é costrizione alcuna a dover credere in Dio perché Dio non é il risultato di una necessitá, non é ananké, "destino". Puó sembrare scandaloso anche agli orecchi di molti atei devoti che oggi pontificano [una bella stoccata a Giuliano Ferrara, Marcello Pera & C.], ma non vi é alcuna necessitá mondana di Dio, nessuna possibilitá di teismo utilitario come invece vorrebbe far credere una societá in carenza di ideali [carenza di ideali che evidentemente, secondo Bianchi, non ha nulla a che fare con la scristianizzazione della societá, ci mancherebbe!]. L'uomo puó essere umanamente felice senza credere in Dio, cosí come puó esserlo un credente: non é la fede in Dio a determinare la felicitá o l'infelicitá di un essere umano.Due domande vorrei porre, non tanto al Priore di Bose, quanto a quei vescovi che fanno la fila per invitare il signor Bianchi a tenere conferenze nelle loro diocesi (come quello di Pavia, il quale per inciso ha negato accoglienza a intellettuali come de Mattei, Gnocchi e Palmaro, evidentemente troppo cattolici per i suoi gusti):
1) Perché vi stupite e piangete miseria se le vostre chiese si svuotano e se il numero di vocazioni sacerdotali é in costante declino da decenni? In fondo si puó "essere felici anche senza credere in Dio", parola del vostro amico e guru spirituale Enzo Bianchi.
2) Avete mai letto sant'Agostino? "Ci hai fatti per Te Signore, e il nostro cuore è inquieto finché non riposa in Te".
Fonte: Bregwin
Oramai è palese la deriva apostata di questa gente che continua ad essere ospitata con tutti gli onori da presunte riviste cattoliche, con questa gente è inutile citare parole del Signore tipo: "L’uomo non vive di pane soltanto, ma di ogni parola che procede dalla bocca di Dio” (Matteo 4:4) o magari "Senza la fede è impossibile essere graditi a Dio" (Ebrei 11)
Parafrasando Gesù, ammesso che Bianchi ci creda, possiamo rispondergli: "Che gioverà infatti all'uomo essere "felice", se poi perde l'anima sua?
Questi a Dio non ci credono e dunque cercono non di adeguarsi alla Rivelazione ma di adeguare la Rivelazione al loro ateismo pratico!
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